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L’appropriazione indebita dell’amministratore si consuma al momento di presentazione del rendiconto

La Corte di Cassazione ha stabilito che il reato di appropriazione indebita commesso dall'amministratore di condominio si consuma al momento della presentazione del rendiconto, non quando avviene l'effettiva sottrazione del denaro. Questa decisione è stata presa nel caso di un amministratore che aveva sottratto fondi condominiali per scopi personali.

La Corte ha sottolineato che il reato si configura quando l'amministratore, tenuto a rendere il conto della sua gestione, omette di farlo o presenta un rendiconto falso. Questo momento segna la trasformazione del possesso legittimo in possesso illegittimo dei fondi.

Inoltre, la Corte ha chiarito che il termine di prescrizione del reato inizia a decorrere dalla data di presentazione del rendiconto falso o dalla scadenza del termine per la sua presentazione. Questa interpretazione mira a proteggere gli interessi del condominio, considerando la posizione fiduciaria dell'amministratore e la difficoltà per i condomini di accertare tempestivamente eventuali appropriazioni indebite.

 
 
 

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